Comunicati | 15 Dicembre 2015 | Fabio Ciarla
Un vino e una ricetta per Natale – Masciarelli/Cvetic
Uno spunto tra tradizione e innovazione per una notte speciale come quella della Vigilia di Natale.
Dal Castello di Semivicoli tra le montagne d’Abruzzo scrutando l’Adriatico una ricetta di mare e nel calice un grande bianco.
Trebbiano Castello di Semivicoli e Mauro Uliassi, eleganza da fuori classe a tavola
Seppie “sporche”, erbe aromatiche, fegato delle seppie e granita di ricci di mare, un matrimonio d’amore… quello del piatto di Mauro Uliassi con il Trebbiano Castello di Semivicoli di Masciarelli Tenute Agricole per la notte di Natale.
A San Martino sulla Marrucina, il piccolo borgo nel parco della Majella in Abruzzo e a pochi chilometri dalle rive dell’Adriatico, i terreni calcarei, caratterizzati da una forte componente minerale, e il microclima, contraddistinto da forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, creano le condizioni ideali per la maturazione delle uve storicamente presenti in Abruzzo, quelle del Trebbiano.
Un vitigno che però può riservare sorprese se, come Masciarelli ha dimostrato, si fa un eccellente lavoro in vigna come in cantina – vigneto vecchio di oltre 50 anni, bassa resa, lavorazione quasi a km 0 e affinamento di 3 anni minimo (1 in acciaio e 2 in bottiglia) – per ottenere un vino intenso e di corpo.
Poco considerato in passato tra i vitigni nobili, proprio in Abruzzo il Trebbiano ha trovato invece un ecosistema ideale, ottenendo risultati assai rilevanti sia con vini giovani di buona piacevolezza, sia con vini di straordinaria longevità.
E’ il caso del Trebbiano Castello di Semivicoli il cui nome rimanda al palazzo baronale di charme tra i vigneti. L’espressione più riuscita di una straordinaria complessità aromatica percepibile fin da subito e tutta giocata sulle fragranti note di frutta esotica. Il colore è giallo paglierino, il bouquet intenso ed elegante, il sapore fruttato floreale (sentori di frutta gialla-gelsomino). Una bellissima acidità. Gli abbinamenti prediletti sono con il pesce e i molluschi.
Proprio la straordinaria vena acida di questo vitigno, nella sua versione più pura, impreziosita da una scia salina, da un chiaro timbro marino, è perfetta per accompagnare un piatto con notevoli succulenze, come la seppia pescata in Adriatico, un pesce considerato “povero” anche lui. Seppie “sporche”, erbe aromatiche, fegato delle seppie e granita di ricci di mare, un matrimonio d’amore… quello del piatto di Mauro Uliassi con il Trebbiano Castello di Semivicoli.
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L’Azienda MASCIARELLI Tenute Agricole, nata nel 1979 dall’intuito imprenditoriale di Gianni Masciarelli, figura simbolo del panorama enologico italiano e protagonista dell’affermazione della vitivinicultura abruzzese moderna, si è affermata, nello spazio di appena un trentennio, tra le realtà di maggiore spicco e prestigio nel panorama vitivinicolo italiano, e non solo. L’Azienda, condotta dal 2008 da Marina Cvetic Masciarelli, moglie di Gianni, ha sede a San Martino sulla Marrucina (CH) e conta circa 350 ettari di terreni coltivati a vigneto articolati su 14 comuni nelle 4 province abruzzesi. Produce oltre 2 milioni di bottiglie l’anno. Alla produzione vinicola si affianca anche quella di olio extravergine di oliva.
Un costante e rinnovato lavoro, quello dell’Azienda Masciarelli, all’insegna della modernità, del rispetto per l’ambiente e senza mai dimenticare l’importanza della tradizione. Emblematica in questo senso anche l’apertura dopo un lungo restauro del seicentesco Castello di Semivicoli, relais de charme tra i vigneti.
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