Comunicati | 7 Dicembre 2020 | Fabio Ciarla
VINO E SPORT, LA DOPPIETTA E’ SERVITA
Si conclude con l’olimpico Andrew Howe la prima stagione di Chef in Campo, la fortunata trasmissione in onda su SportItalia tutti i lunedì in prima serata
Grande successo per Matteo Carreri,Wine Ambassador che per 9 puntate ha abbinato grandi vini italiani a piatti e sportivi.
“Rosolino, una birra artigianale, Panucci, un Cagnulari, Howe un Cesanese. Maradona? No, lui è inimitabile e inabbinabile”.
Per Matteo Carreri il vino è certamente lavoro ma anche, e soprattutto passione. Ama definirsi “selezionatore” e, prima dell’emergenza, trascorreva buona parte del suo tempo girando per l’Italia, con l’obiettivo di scoprire piccole realtà vitivinicole in grado di raccontare una storia, regalare un’emozione da trasmettere poi ai suoi clienti che lo seguono da sempre. Proprio grazie alla sua grande esperienza e al suo stile da gentleman gli è stato affidato il ruolo di wine ambassador all’interno di “Chef in Campo” che chiude la prima stagione dopo nove puntate che hanno fatto registrare un’audience di assoluto livello.
Partita a ottobre, la trasmissione in onda ogni lunedì alle 20,00 su SportItalia – canale 60 del Digitale Terrestre – si è rapidamente imposta all’attenzione di chi ama coniugare cucina, vino e sport. Un format semplice e intrigante al tempo stesso. Personaggi legati in modo più o meno diretto al mondo dello sport alle prese con i fornelli, ognuno con il compito di proporre due piatti. Il tutto con la conduzione di Anthony Peth, il supporto dello chef Andrea Palmieri e la competenza di Carreri, maestro nell’abbinare i vini non solo alle ricette presentate ma anche, se non soprattutto, agli ospiti in studio.
“Ho sempre notato – racconta Carreri – che nelle mille trasmissioni che parlano di cucina il vino ha un ruolo assolutamente subordinato, quando addirittura non risulta totalmente assente. La trovo una scelta poco felice, dal momento che il vino non solo è cultura, storia ed eleganza ma rappresenta anche un valore fondamentale sotto l’aspetto sociale ed economico. E infatti i molti spettatori di “Chef in Campo” hanno apprezzato in modo particolare i momenti dedicati all’abbinamento, scoprendo vini e territori della nostra bellissima Italia del Vino”.
E anche gli ospiti hanno mostrato di gradire il format, divertendosi a degustare le etichette che Carreri proponeva in abbinamento ai piatti da loro preparati nel corso delle puntate che hanno visto sfilare personaggi come Christian Panucci, colonna di squadre come Milan, Roma e Real Madrid. Assolutamente straordinario il palmares di Massimiliano Rosolino, tra i migliori nuotatori della sua generazione in grado di mettersi al collo medaglie olimpiche e mondiali. Splendida anche la carriera di Michal Lasko, pallavolista polacco naturalizzato italiano, top scorer in un’edizione della Champions League. O Andrew Howe, tuttora detentore del record italiano di salto in lungo. Non protagonisti di performance sportive ma tifosissimi gli altri ospiti: l’eurodeputato Antonio Tajani, la show girl Laura Cremaschi, l’attore Francesco Testi e il noto giornalista Massimo Caputi.
“Qualche abbinamento? Panucci è un Cagnulari, perché di questo straordinario vino sardo ha il carattere e la determinazione. Howe è un Cesanese del Piglio, forte e capace di regalare emozioni. Rosolino è un’ottima birra artigianale, brioso e coinvolgente. Maradona? No, lui è inimitabile e inabbinabile”.
Fonte: MG LOGOS
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