Comunicati | 18 Maggio 2019 | Fabio Ciarla
Ungulati, i Consorzi del vino toscano: “Il Tar condanna a morte l’agricoltura”
Firenze, 18 maggio 2019 – “La decisione del TAR della Toscana che ha sospeso in via cautelare la caccia in braccata al cinghiale, è di fatto una condanna a morte per tante produzioni viti-vinicole della Toscana e quindi per tante aziende che sulle viti e sul vino di qualità hanno fatto investimenti cospicui“ così Luca Sanjust di A.VI.TO., l’associazione che riunisce i consorzi di produttori di vino della Toscana (che rappresenta oltre 5 mila imprese, per un fatturato stimato di circa un miliardo di euro ed una quota export superiore al 70%*) commenta la decisione dei giudici amministrativi di sospendere la caccia in braccata al cinghiale.
“E’ evidente che si tratta di una mazzata durissima per tutti noi – spiega Luca Sanjust – perché ci lascia indifesi di fronte a una situazione oramai ingestibile in cui l’aumento sproporzionato e incontrollato degli ungulati ha completamente rovesciato qualsiasi principio di equilibrio naturale. Siamo in una situazione innaturale in cui non riportare queste popolazioni di cinghiali a un numero equilibrato significa non voler il bene della natura toscana”.
“I primi a pagare i conti di questa deriva falsamente ambientalista – conclude il presidente di A.VI.TO. – saranno proprio coloro che, come noi viticultori , sulla qualità dell’ambiente hanno fatto una scommessa imprenditoriale e di vita. Ci auguriamo che qualcuno quando anche il settore del vino sarà messo in ginocchio non venga da noi a piangere false lacrime di coccodrillo. O si interviene oggi, qui e ora, o è preferibile che chi ha responsabilità di governo della cosa pubblica, taccia e lo faccia per sempre”.
*Fanno parte di A.VI.TO.
Vino Chianti, Chianti Classico, Brunello di Montalcino, Morellino di Scansano, Vino Nobile di Montepulciano, Bolgheri, Denominazione San Gimignano, Maremma Toscana, Chianti Colli Senesi, Chianti Rufina, Montecucco, Cortona, Chianti Colli Fiorentini, Valdichiana Toscana, Orcia, Valdarno di Sopra, Carmignano, Montescudaio, Pitigliano, Terre di Pisa, IGT Toscana.
Fonte: Galli Torrini
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