Comunicati | 20 Dicembre 2019 | Fabio Ciarla
TERROIR PIEMONTE
Con l’ingresso del Consorzio tutela vini Doc Pinerolese, Piemonte Land rappresenta tutti i Consorzi di tutela regionali riconosciuti dal MIPAAFT.
Castagnito, 20 dicembre – L’allargamento della propria base sociale consente finalmente a Piemonte Land di raggruppare tutti i Consorzi di tutela regionali incaricati dal Mipaaf a svolgere le funzioni di tutela e promozione previste dalla normativa comunitaria e nazionale. Quattordici enti, che curano gli interessi della migliore produzione vitivinicola ed enologica piemontese, uno dei distretti vitivinicoli più importanti al mondo, famoso per la biodiversità ed il profondo legame tra uomo e territorio.
Si conclude così un processo iniziato nel 2011 con la creazione di Piemonte Land su impulso della Regione Piemonte, per offrire ai Consorzi regionale del vino un tavolo di confronto continuativo, dove individuare operatività e strategie di promozione comuni. Un’esperienza fino ad allora mai realizzata in Italia, che ha visto la filiera vitivinicola confrontarsi con un modo nuovo di comunicare il proprio territorio.
Il Consorzio tutela vini Doc Pinerolese, attivo nelle colline attorno a Pinerolo, cittadina ai piedi del Monviso si fregia di otto tipologie previste dal disciplinare di produzione, incentrate sui vitigni tipici piemontesi quali Barbera, Freisa, Dolcetto e Bonarda, e su alcune rarità enologiche, come il Ramie e il Doux d’Henry. Gli ettari attualmente rivendicati sono 30, per un totale di circa 100.000 bottiglie prodotte dalle 20 aziende associate.
Complessivamente la superficie a vigneto in Piemonte si attesta a 46.700 ettari concentrati nelle province di Asti, Cuneo e Alessandria ma che si estendono fino alla fascia pedemontana e montana. L’85% della produzione enologica piemontese è costituita da vini a denominazione d’origine, di cui 18 Docg e 42 Doc prodotti da una ventina di vitigni autoctoni storici. Del territorio, plasmato dalla mano dell’uomo e modellato dal lavoro a contatto con la terra, ricordiamo invece il riconoscimento a Patrimonio dell’umanità UNESCO, datato 2014.
Nel corso degli anni Piemonte Land ha preso parte alle principali fiere nazionali ed internazionali, attraversando ben 15 paesi target per il vino piemontese. Qui ha realizzato spazi graficamente omogenei, capaci di restituire un senso di appartenenza collettiva alle oltre 2.500 aziende regionali coinvolte, amplificando e completando il messaggio qualitativo racchiuso in ogni loro bottiglia. Un grande sforzo progettuale e logistico, possibile anche grazie al sapiente uso dei fondi comunitari esistenti, che vedono l’ente di Castagnito impegnato in prima fila.
Per il futuro Piemonte Land punta ad unire in modo ancor più indissolubile le Denominazioni di Origine al contesto che le circonda, valorizzandone gli aspetti culturali, umani e ambientali. Pur essendo già il vino piemontese uno degli ambasciatori più importanti della nostra regione, è solo evidenziando il profondo legame con i suoi territori di produzione che può diventare un vero e proprio valore aggiunto, da spendere anche in termini turistici.
“Da oggi possiamo finalmente sostenere che il vino piemontese è unito e si riconosce sotto la bandiera di Piemonte Land – dichiara Filippo Mobrici, Presidente del Consorzio -. Viene ripagato il lavoro di promozione del nostro territorio sviluppato a livello nazionale che internazionale, specialmente verso i mercati asiatici, nuova frontiera commerciale del vino. Il nostro obiettivo è quello di costruire un’immagine unitaria del Piemonte del vino nel rispetto delle diverse anime che lo compongono. Pur rimanendo libere le Denominazioni di perseguire i loro obiettivi di sviluppo, è indispensabile creare un messaggio di sintesi, che ci consenta di comunicare ai nostri interlocutori internazionali i tratti distintivi del Terroir Piemonte”
Fonte: Bouquet Agency
Lascia un commento