Blog | 23 Novembre 2015 | Fabio Ciarla
Un giorno con Pilsner Urquell, l’11 novembre come 173 anni fa
Forse se sei la prima birra chiara al mondo e se ancora oggi, dal 1842, sei prodotta con la ricetta originale sempre e solo a Plzen, puoi anche un po’ fregartene di non essere considerata una birra artigianale…
Che poi, diciamocelo, le birre artigianali stanno rischiando di creare un’involuzione nel settore. Come negli anni 90 la barrique e i vini costosi hanno creato solo danni al mondo enologico italiano, così oggi il fenomeno delle birre ultracorpose, grasse, difficili – e costosissime – rischia di creare una bolla di appassionati allontanando le masse. Anche per questo però fenomeni come Pilsner Urquell possono rappresentare una degna via d’uscita. Parliamo di un marchio che unisce tradizione e storia con mercato ed esportazioni globali, la prima birra chiara al mondo fa parte infatti di uno dei colossi del settore (SABMiller attraverso Peroni) ma, ad esempio, continua ad essere prodotta con la ricetta originale ed esclusivamente a Plzen, dove è nata, e con la stessa acqua di sempre.
Pilsner Urquell è stata creata ufficialmente il 5 ottobre 1842, rivoluzionando il mondo birrario con la prima birra dorata, segmento che oggi rappresenta da solo una quota superiore all’80% della produzione globale. Dopo poco più di un mese dall’inizio della lavorazione, il mastro birrario bavarese Josef Groll spillò, l’11 novembre, la prima Pilsner Urquell della storia. Oggi, a 173 anni di distanza, l’azienda ha voluto ricordare l’evento – proprio l’11 novembre – con un “Brewers & Makers Event” a Le Formiche, spazio polifunzionale di grande bellezza in un angolo remoto di Roma. Clienti, giornalisti e blogger invitati a godere di una “Pilsner Urquell Experience” corredata da uno splendido sole autunnale, sorseggiando dall’antipasto al dolce la birra ceca realizzata con il meglio della produzione locale: dal prezioso luppolo Saaz all’orzo moravo, senza dimenticare l’acqua purissima della fonte di Plzen.
A completare l’appuntamento abbinamenti artigianali di qualità, da Samuele Gallori chef del Panino Tondo di Firenze al mastro gelataio Vetulio Bondi, passando per i salumi e i formaggi della cooperativa agricola Firenzuola e le lavorazioni in cuoio di Colored Stars.
Una giornata all’insegna del relax, in un posto davvero bello dove il recupero di uno spazio “industriale” è avvenuto in modo eccellente. Questo e tanto altro nell’evento Pilsner Urquell di Roma, curato davvero in ogni dettaglio, da chiudere con il tradizionale #nazdravi!
Lascia un commento