Comunicati | 30 Luglio 2020 | Fabio Ciarla
NUOVI LIMITI PER LE CONTAMINAZIONI ACCIDENTALI E INEVITABILI DI PRODOTTI FITOSANITARI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA
FIRMATA LA MODIFICA DEL DM 309/2011 DALLA MINISTRA BELLANOVA
Il 3 agosto nel webinar gratuito di UIV-Federbio “LMR fosfiti nel vino biologico: i passi avanti del nuovo decreto” la spiegazione delle novità normative.
Roma, 30 luglio 2020 – Arriva l’attesa firma della Ministra Teresa Bellanova sul Decreto che aggiorna i limiti delle contaminazioni accidentali e tecnicamente inevitabili da fosfiti nella frutticoltura e viticoltura biologica, ponendo fine ad una situazione di ambiguità normativa che danneggiava i produttori biologici onesti costretti a decertificare i loro prodotti pur non avendo impiegato sostanze attive non ammesse.
Il Decreto firmato dalla Ministra Teresa Bellanova, dopo l’accordo con le rappresentanze del settore e in Conferenza Stato Regioni, adegua i limiti previsti attualmente dal DM 309/2011 per i residui di acido fosfonico in assenza di contemporanea rilevazione di acido etilfosfonico nei prodotti tal quali e in quelli trasformati provenienti da colture arboree. In questo modo, grazie al recepimento nella normativa di metodiche scientifiche avanzate di analisi dei residui di acido fosfonico, si è fatta chiarezza su un tema molto critico per il settore che rischiava di causare danni ingenti alla produzione biologica in agricoltura.
Il nuovo Decreto prevede, infatti, una deroga fino al 31 dicembre 2022 per i residui di acido fosfonico con il limite di 1 mg/kg per le colture arboree. Inoltre, per le produzioni vinicole si applica per l’acido etilfosfonico il limite di 0,05 mg/kg, tenuto conto della possibile trasformazione dell’acido fosfonico in acido etilfosfonico a causa della presenza di etanolo nei trasformati enologici. La pubblicazione del Decreto è attesa a giorni, dopo le verifiche di competenza della Corte Conti.
Il provvedimento del MIPAAF fa seguito a specifiche attività di ricerca avviate già nel 2014 con la collaborazione di FederBio e riprese nel 2016 specificamente per il comparto vitivinicolo con la collaborazione di UIV. Fra gli esiti di queste ricerche, l’evidenza che alcuni mezzi tecnici ammessi dalla legge, normalmente utilizzati nelle coltivazioni biologiche e in cantina, presentano contaminazioni da fosfiti anche significative.
Tutti gli elementi utili per comprendere le novità normative verranno illustrati da FederBio e UIV il 3 agosto alle ore 11.00 nel webinar gratuito “LMR fosfiti nel vino biologico: i passi avanti del nuovo decreto”. Interverranno Roberta Cafiero, Dirigente Ufficio PQAI I-MiPAAF, Alessandra Trinchera, Ricercatrice del CREA e Coordinatrice del Progetto Biofosf-Wine, Paolo Carnemolla, Segretario Generale FederBio, Paolo Castelletti, Segretario Generale UIV, Daniele Fichera, Coordinatore del Comitato tecnico e normativo FederBio, Katia Guardini, Responsabile del Laboratorio di UIV e Elisabetta Romeo-Vareille, Policy Officer UIV.
FederBio (www.feder.bio) è una federazione nazionale nata nel 1992 per iniziativa di organizzazioni di tutta la filiera dell’agricoltura biologica e biodinamica, con l’obiettivo di tutelarne e favorirne lo sviluppo. FederBio socia di IFOAM e ACCREDIA, l’ente italiano per l’accreditamento degli Organismi di certificazione, è riconosciuta quale rappresentanza istituzionale di settore nell’ambito di tavoli nazionali e regionali. Attraverso le organizzazioni associate, FederBio raggruppa la quasi totalità della rappresentanza del settore biologico, tra cui le principali realtà italiane nei settori della produzione, distribuzione, certificazione, normazione e tutela degli interessi degli operatori e dei tecnici bio. La Federazione è strutturata in cinque sezioni tematiche e professionali: Produttori, Organismi di Certificazione, Trasformatori e Distributori, Operatori dei Servizi e Tecnici, Associazioni culturali. FederBio garantisce la rigorosità e la correttezza dei comportamenti degli associati in base al Codice Etico e verifica l’applicazione degli standard comuni.
Unione Italiana Vini è l’associazione più importante del settore vitivinicolo nazionale e rappresenta con le imprese associate più del 50% del fatturato nel settore e l’85% dell’export. A fianco dell’attività di servizio per le imprese vitivinicole, l’associazione svolge una continua e qualificata azione di tutela verso gli associati, oltre a fornire servizi di analisi, consulenza tecnica, legale e fiscale. È editore de ‘Il Corriere Vinicolo’, una delle voci più autorevoli del comparto, e organizzatore di eventi fieristici di portata internazionale, come SIMEI e ENOVITIS.
Fonte: Ufficio stampa UIV
Lascia un commento