Comunicati | 11 Giugno 2020 | Fabio Ciarla
FISAR e Famiglia Veronelli insieme per un progetto condiviso, ben meditato e dal titolo evocativo: La Terra è l’anima
FISAR e Famiglia Veronelli insieme per un progetto condiviso, ben meditato e dal titolo evocativo: La Terra è l’anima, tratto dalla frase finale di un pensiero – Il mio lavoro consiste nel camminare le terre e di raccontarne la qualità – di Luigi Veronelli.
Una parte della leggendaria cantina di “Sua nasità” (la definizione è di Gianni Mura) viene donata dalla Famiglia Veronelli a FISAR, Federazione Italiana Sommelier Ristoratori e Albergatori.
Circa 1500 bottiglie che coprono l’arco di un trentennio (dagli anni ‘60 ai ‘90) del secolo scorso, per farne oggetto di studio appassionato e di rilettura, anche critica, delle recensioni veronelliane, con il proposito di una rinnovata conoscenza di parte del notevole patrimonio enologico italiano.
La terra è l’anima, progetto nato a seguito dell’impossibilità di realizzare un fare tangibile durante l’emergenza Covid-19, è anche un format multimediale pilota: una serie di video-testimonianze da parte di Operatori del settore che raccontano come Veronelli sia entrato nella loro vita, quale segno abbia lasciato e come hanno messo in pratica il suo sentire.
I protagonisti sono loro e Luigi Veronelli sullo sfondo, con il suo pensiero stimolante ancora oggi.
Intervengono in questa prima serie: Elvira Bortolomiol, Romano Dogliotti, Alfonso ed Ernesto Iaccarino, Angela Lanzi, Giuseppe Mazzocolin, Arianna Occhipinti e Attilio Pagli.
Le video-testimonianze son visibili in anteprima ogni lunedi alle ore 19.00 per nove settimane sulla pagina Facebook di Fisar Nazionale e dal sito www.fisar.org
La Terra è l’anima”, specifica Gian Arturo Rota, curatore dell’archivio Veronelli, “è il cappello sotto cui proporre, attraverso varie azioni, l’attualità della sua visione nell’approccio sensoriale; l’assaggio come ricerca, studio, rigore, ma anche piacere, e come possibilità di vaste espressioni: umana, sociale, estetica, tecnica. La donazione a FISAR, da parte della famiglia, consente sia di confrontarsi con bottiglie che raccontano la storia moderna del vino italiano sia, simbolicamente, di proseguire il lavoro di ricerca che Veronelli ha iniziato alla fine degli anni 50 del secolo scorso e perseguito per quasi 50 anni”.
“Una bella soddisfazione – conferma il presidente nazionale Fisar, Luigi Terzago – la partnership tra FISAR e famiglia Veronelli. La donazione di parte della cantina per noi è un privilegio. Questo grande bagaglio di cultura del vino, appena terminato il distanziamento sociale, sarà messo a disposizione dei nostri associati con degustazioni mirate. Il progetto prevede in seguito la realizzazione di ulteriori iniziative per approfondire la visione del grande gastronomo giornalista”.
Fonte: Comunicazione FISAR
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