Dopo un percorso durato tre anni, il 26 gennaio Farina conclude la sua prima fase del progetto Transparency con il quale, con coraggio e lungimiranza, ha “aperto” le porte dell’azienda mostrandosi completamente in tutti i suoi diversi aspetti, dai dipendenti ai conferenti, dai fornitori agli importatori e distributori
Venerdì 26 gennaio si aprono “materialmente” le porte dell’azienda Farina a Pedemonte, nel cuore della Valpolicella Classica, per presentare ufficialmente la conclusione del primo triennio del progetto “Transparency Farina”. Ma le porte e le pareti dell’azienda erano diventate completamente trasparenti già tre anni fa con l’avvio di un progetto non solo altamente innovativo ed unico nel panorama vitivinicolo italiano, ma anche estremamente coraggioso e lungimirante. “Con questo progetto – spiegano Claudio ed Elena Farina, titolari di uno dei marchi più storici della Valpolicella Classica – abbiamo voluto raccontarci nella maniera più aperta e trasparente possibile non nascondendo nessun aspetto della nostra identità più vera ed autentica. L’abbiamo fatto per molte ragioni, ma la più importante perché riteniamo che solo con la massima trasparenza si possa essere credibili ed autorevoli nei confronti dei nostri clienti e dei consumatori in generale”.
Dal punto di vista operativo il progetto prevede che tutti i conferitori, fornitori, importatori e collaboratori attuali dell’azienda Farina siano “schedati” e “monitorabili” sul sito
farinatransparency.com. Chiunque può, ad esempio, trovare nel sito le seguenti informazioni sui conferenti: nome del conferente, foto del conferente e della sua azienda, storia del conferente e della sua famiglia, descrizione del/dei vigneti, ovvero zona, superficie, altitudine, sistema allevamento, vitigni, esposizione, suolo, foto e video periodicamente aggiornate comprese le fasi di maturazione e gestione del vigneto, interviste ai conferenti, anche queste aggiornate durante l’anno.
“Non è stata una scelta opportunistica, di immagine e comunicazione – sottolinea Claudio Farina – per intercettare l’attuale tendenza dei consumatori che vogliono aziende più trasparenti e credibili, ma una scelta spontanea, perché da sempre sentiamo l’esigenza naturale, innata, di raccontarci a tutti per quello che siamo, senza nascondere mai nulla, a partire dai nostri limiti”. “La prima cosa che abbiamo voluto evidenziare senza nessun velo – evidenzia Elena Farina – è il nostro patrimonio di risorse umane. Ci eravamo accorti che spesso purtroppo le aziende raccontano solo i principali protagonisti, quasi sempre solo i titolari dell’impresa. Ma i risultati di un’azienda sono frutto di un lavoro di squadra dove tutti hanno un ruolo fondamentale. E noi abbiamo voluto raccontare tutti questi ruoli, tutte quelle persone che con competenza, determinazione e a volte anche pazienza, ci accompagnano in questo nostro percorso imprenditoriale. Senza di loro non avremmo mai potuto raggiungere i risultati attuali”.
E l’azienda Farina vuole raccontare con assoluta trasparenza i risultati di oggi.
“Certo – spiega Claudio Farina – noi pensiamo che si debbano dare con chiarezza anche tutti i numeri dell’azienda, dagli ettari ai dati produttivi, da quante bottiglie vengono prodotte da vigne di nostra proprietà a quante provenienti dalle uve di altri conferitori. Trasparenza significa anche avere il coraggio di raccontare se si producono vini per altri o se altri producono vini per noi. Come pure, se si esporta, non omettere chi ti aiuta a farlo, dai tuoi importatori a tutto il comparto dell’export management”.
Una scelta molto importante quella dell’azienda Farina, che nasce da molte motivazioni. “Noi riteniamo – spiegano Claudio ed Elena – che la trasparenza non sia “solo” un fatto etico ma che abbia anche altre importanti motivazioni, anche di natura economica. Noi, infatti, riteniamo che un’azienda trasparente oggi rappresenti al meglio un’impresa moderna, capace di stare sul mercato e di essere competitiva. Un’azienda trasparente, inoltre, rappresenta anche l’impresa che meglio rispetta e valorizza il suo territorio di produzione, perché lo interpreta in maniera chiara e visibile senza nessuna omissione. Ma un altro valore della trasparenza, per certi aspetti il più importante, è il rispetto nei confronti dei consumatori, che hanno il diritto di conoscere tutto dei prodotti che acquistano, a partire da chi li produce”. La trasparenza per Farina è un percorso che non ha fine. “Quando abbiamo iniziato questo nostro progetto – concludono Claudio ed Elena – sapevamo bene che non ci sarebbe mai stata una conclusione ma un costante, quotidiano aggiornamento rispetto a ciò che siamo e a ciò che vogliamo fare ed essere”.
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