Blog | 28 Settembre 2016 | Fabio Ciarla
Tra distribuzione ed ecommerce, l’esperienza della giovane EnoMI a Milano
Il mondo del vino, dalla produzione alla commercializzazione, si presenta ormai sotto le forme più variegate. Negli ultimi mesi mi sono appassionato ad un progetto giovane di distribuzione, che lega l’ecommerce e quindi l’innovazione con la consulenza e la vecchia e cara distribuzione. Sono, queste ultime, due funzioni fondamentali per questo mercato che tuttavia sembra si stia evolvendo verso il nuovo, verso il commercio elettronico. E poi siamo a Milano, città rinnovata dall’EXPO e, in fondo, da molti considerata una terra delle occasioni per chi ha un’idea e vuole realizzarla. Andiamo quindi a conoscere EnoMI, realtà con appena un anno di attività sulle spalle ma tanti progetti in cantiere. Un gruppo di ragazzi che vuole parlare come tale, senza personalismi.
Che cos’è esattamente EnoMI?
“EnoMI è una società di selezione e distribuzione vini nata a Milano poco più di un anno fa. La filosofia è molto semplice: vino buono, di qualità, a un prezzo onesto. Con un’età media al di poco sopra i 30 anni non possiamo più definirci un gruppo di giovani, ognuno di noi ha esperienza in settori differenti, ristoratori, sommelier, comunicatori digitali, architetti, ecc… quello che ci unisce è la passione per il vino. EnoMI nasce a Milano perché qui siamo nati e qui viviamo. E poi Milano è la città che forse più di tutte ama l’enogastronomia intesa come ricerca e scoperta. Non vogliamo che il vino sia soltanto una moda passeggera, un’ostentazione di ricercatezza fine a se stessa. Pensiamo che la qualità del buon bere non si misuri in euro. Vogliamo piuttosto conoscere e far conoscere la varietà delle terre, delle uve e dei vitigni che il nostro Paese (e non solo) può offrire”
Sito, e-commerce, newsletter e tanto altro. Un mix di strumenti piuttosto che un solo canale…
“EnoMI nasce come distribuzione ma un po’ per background lavorativo di alcuni di noi, un po’ per il desiderio di condividere, vogliamo comunicare con tutti. Questo ci ha portato ad avere un sito editoriale dove ci piace dare spazio ai nostri produttori e ai nostri clienti. In questi primi mesi abbiamo capito che anche a loro fa piacere raccontarci i valori e le passioni grazie alle quali realizzano i vini che distribuiamo. E inoltre, vogliamo diffondere la cultura del bere, quindi offriamo anche articoli semplici in grado di aiutare anche la persona che approccia per la prima volta al vino”.
Quando siete partiti e come?
“Il primo ad iniziare è stato Giuseppe. Figlio di ristoratori, cresciuto fra i tavoli del ristorante, si è dedicato con passione allo studio del vino e ha iniziato a farsi le ossa da solo. Successivamente durante una gita in Slovenia, mentre raggiungevamo Tenuta Burja, abbiamo pensato alla possibilità di investire in questa cosa e farla crescere. Nei mesi successivi abbiamo trovato altri amici interessati e ci siamo buttati in questa avventura.
Esiste una “cifra stilistica” di EnoMI? Come scegliete le aziende da mettere in catalogo?
“Il nostro mantra è ‘vino buono, di qualità, a un prezzo onesto’. Non ci fossilizziamo su una nicchia ma ci piacciono i produttori che hanno qualcosa da raccontare. Da chi studia a fondo i metodi per realizzare prodotti biologici, a chi vuole essere al 100% sostenibile, da chi dedica particolare attenzione al rispetto della tradizione a chi cerca di innovare a chi spende tutto il suo sudore per coltivare in montagna su pendenze importanti e spazi ridotti. Chiaramente essere un produttore che ha qualcosa da raccontare è un grande valore aggiunto ma non è la cosa principale. I vini che scegliamo devono essere di qualità, diamo molta importanza alla pulizia in un vino. Chi si affida a EnoMI deve sapere che per noi è meglio un vino modesto ma preciso che un vino complesso ma con le puzzette. Infine ovviamente guardiamo anche il rapporto qualità/prezzo, vogliamo dare la possibilità di bere vini buoni a prezzi sostenibili”.
C’è molto “vegan” in lista, cavalcate l’onda o siete partecipi della scelta dei produttori?
“Siamo partecipi a tutte le scelte che danno ad un vino un motivo di esistere. In questo caso ci piace l’idea di poter offrire prodotti di qualità anche a chi non vuole assumere sostanze di origine animale”.
Raccontateci qualche storia o qualche curiosità legata alle aziende che avete messo in carta.
“Ce ne sono molte e un po’ alla volta le racconteremo sul nostro sito, da Eno-trio che realizza Traminer e Pinot Nero di grande qualità sull’Etna, a Paul Schweigkofler, la cui famiglia insedia un herbof (un particolare tipo di maso sudtirolese) da 8 generazioni prendendosi cura dello stato di salute delle terre che saranno il futuro di figli e nipoti. Mettiamola così, bere vini che hanno una storia alle spalle aggiunge qualche ‘nota terziaria’”.
Fate anche distribuzione e consulenza sulla carta dei vini, la ristorazione e i canali horeca sono ricettivi verso questi servizi?
“La distribuzione è il nostro core business, quello che mantiene l’azienda, la maggior parte dei clienti è felice di potersi confrontare con consulenti preparati, che offrono prodotti buoni, raccontabili (un grande valore aggiunto) e che volendo li sollevino dall’onere della ricerca enologica permettendogli di concentrarsi maggiormente sulla cucina e sul servizio”.
Novità in arrivo?
“Siamo praticamente appena partiti, abbiamo tantissime idee da realizzare, magari fra qualche mese ne staremo raccontando qualcuna”.
Si vocifera anche di una lista ristretta per gli amici con delle chicche in super offerta, di cosa si tratta?
“Non è proprio così, in questi mesi abbiamo fatto una sperimentazione su un gruppo ristretto di amici appassionati provando a rendere l’e-commerce più sociale (e socievole) e ora siamo pronti ad estenderlo a tutti. L’evoluzione riguarda e-commerce e newsletter. Siamo partiti con una newsletter editoriale che offriva buoni sconto per gli acquisti su e-commerce ma abbiamo deciso di sfruttare le nostre dimensioni ridotte per offrire un servizio più diretto. Da settembre la newsletter è settimanale e propone una ‘carta dei vini’ variabile a seconda delle disponibilità del momento. L’ordine avviene rispondendo direttamente alla mail ricevuta. La transazione è fatta comunque tramite e-commerce ma la possibilità di avere un prodotto personalizzato ci aiuta a ottimizzare i costi riuscendo ad essere ancora più competitivi. In pratica rinunciamo un po’ agli automatismi a favore di un servizio più umano e conveniente”.
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