Collaborazioni | 28 Dicembre 2017 | Fabio Ciarla
Dalla Puglia a caccia di diritti di impianto, la strategia che penalizza il Lazio
di Fabio Ciarla
In molti avranno visto comparire nelle scorse settimane dei cartelli a fondo giallo lungo le vigne dei Castelli Romani con scritte che comprendono le parole “VIGNETO” e STANCO”.
Ma non basta, lo scorso 21 dicembre all’Hotel Helio Cabala di Marino si è tenuto anche un incontro relativo a quella che è una vera e propria strategia di accaparramento dei diritti di impianto, puntando proprio sulla stanchezza dei viticoltori laziali.
Che ormai sono stanchi di aspettare i pagamenti delle uve, stanchi di lavorare un prodotto che quasi più nessuno vuole, stanchi di non vedere un futuro e, quindi, molto facili da convincere a piantare qualsiasi altra cosa e a vendere il proprio diritto di impianto.
Il problema è che, in questo modo, la Regione Lazio rischia la scomparsa sulla mappa della produzione vitivinicola nazionale.
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