Rubriche | 15 Marzo 2018 | Roma&Dintorni
Dal Sudafrica alla Languedoc in un bicchiere. Dove? Al MAXXI con Macoratti
Andare dal Sudafrica alla Languedoc con pochi passi non capita tutti i giorni. Certo parliamo di assaggi, ma anche in questo caso non è proprio facile trovare l’occasione giusta, che si è concretizzata a Roma con la terza edizione del Team’s Day dell’agenzia di rappresentanze enologiche Macoratti.
Quest’anno la sede scelta per festeggiare i 33 anni di attività è stato lo spazio food annesso al MAXXI , Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, di via Guido Reni che lunedì 12 marzo ha ospitato circa 1000 operatori del settore, giornalisti e ristoratori per un evento andato avanti dalle 12 alle 21 con dj set finale. Ben 44 le aziende partecipanti, con centinaia di etichette da tutto il mondo e alcune specialità gastronomiche di alto livello, oltre a quattro degustazioni guidate: “Languedoc: la Francia inedita” con la quale Winedow ha presentato l’azienda Foncalieau-Chateau Haut Gleon, a seguire “Tradizione Toscana” con la Carpineto, poi “Una collection da degustare” con l’abruzzese Farnese Group e, per chiudere, “Alla scoperta dell’Alto Piemonte” con vecchie annate di Gattinara e soprattutto Ghemme dell’azienda Torraccia del Piantavigna.
Una bella carrellata di assaggi, che ci ha portato sicuramente in Toscana e in Abruzzo, come in Piemonte, per quanto la presenza di etichette abbastanza difficili da reperire ci ha spinto a concentrarci, come preannunciato, su Sudafrica e Languedoc. Alla postazione AfriWine abbiamo degustato, non in questa sequenza ovviamente, un Moscato di Alessandria passito (Hanepoot Jerepigo 2016 di Slanghoek) convincente per quanto davvero viscoso, ma soprattutto due rossi che sono stati una bella scoperta. Sicuramente interessante il Pinotage Reserve 2016 di Diemersdal Estate ma ottimo il taglio bordolese Morgenster Estate Reserve 2003, intenso al naso ed elegante al palato con una rotondità non noiosa e un finale molto lungo, di certo non sembra un vino con 15 anni sulle spalle.
Tornando idealmente in Europa, la Languedoc è stata invece snocciolata con una degustazione guidata da Antonio Mazzitelli, relatore storico della Fisar Roma nonché proprietario di un’enoteca. Di grande personalità uno dei tre bianchi assaggiati, il “Domaine Haut Gleon – Vallè Du Paradis Igp 2015”, con un 65% di Vermentino insieme a Chardonnay e una piccola parte di Grenache, per un risultato di grande freschezza grazie ad una spiccata acidità e una ricca sapidità. Tra i rossi il “Les Illustres – Coteaux D’Enserune IGP 2013” (60% Sirah, 30 Cabernet Sauvignon e 10% Malbec) e il “L’Apogée – Saint Chinian AOP 2013” hanno chiuso in grande la degustazione, impatto notevole ma equilibrato nel primo caso, intenso e ricchissimo il secondo con una bella espressività sia al naso sia al palato.
Un pomeriggio ben speso quello in compagnia di Team’s Agenzia Macoratti e di moltissimi amici della scena enogastronomica romana.
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