Rubriche | 22 Giugno 2020 | Roma&Dintorni
Con Russian Standard e Fisar Roma per conoscere il distillato dai numeri (anche illegali) più ampi: la vodka
Nel mondo ci sono circa 5000 vodka, di queste ben 2000 sono quelle prodotte in Russia, almeno questi sono i numeri certificati della categoria di distillato più ampia che esista. Si stima infatti che queste cifre siano solo il 60% della reale produzione, con il restante 40% appannaggio di sistemi di distillazione più o meno grandi ma comunque non censiti e, dunque, illegali.
Un mondo tanto complesso per una bevanda, tutto sommato, piuttosto semplice. Che non vuol dire scontata, intendiamoci. I numeri e un approfondimento importante sulla vodka che è stato al centro, ormai più di un anno fa (avevo quasi dimenticato di volerne scrivere, poi mi sono ricapitati in mano gli appunti della serata e…) di una splendida masterclass organizzata da Russian Standard e Fisar Roma e Castelli Romani. Le grandi sale dello Sheraton Roma Hotel dell’Eur, sempre più vicino alla ristrutturazione a quanto pare (che quindi non potrà accogliere i tanti appassionati di manifestazioni come quella dei Tre Bicchieri del Gambero Rosso per almeno un anno e mezzo), hanno accolto sommelier e appassionati che hanno seguito la presentazione delle varie tipologie prodotte da Russian Standard Vodka.
Il vento freddo della Russia si presenta con la figura tutta mediterranea, in questo caso, di Valentina Zaottini, Brand Ambassador Italia dell’azienda che fa parte di un gruppo ben più ampio (gruppo Roust), proprietario tra l’altro anche dello storico marchio spumantistico Gancia. Russian Standard garantisce ingredienti premium russi al 100%, unico produttore ad avere il controllo dal campo alla bottiglia, rispetto della formula originale sulla purezza della vodka russa e moderne tecniche di distillazione. Grazie a tutti questi elementi Russian Standard Vodka è tra i pochi prodotti ad avere ottenuto il riconoscimento ufficiale di Vodka Originale Russa concesso proprio dal Governo Federale.
La serata prende subito il via con una panoramica sulla produzione della vodka, il “vino di pane” perché tradizionalmente è fatta partendo dal grano. E proprio il grano è il filo conduttore della degustazione delle 5 tipologie portate in degustazione: Russian standard original, Russian standard gold, Russian standard platinum, Imperia vodka, Kauffman vodka. In realtà nelle varie parti del mondo dove è prodotta, soprattutto in Europa, la vodka è fatta anche con altre materie prime come la segale in Polonia e l’orzo in Finlandia, ma anche con le patate, l’uva, la quinoa e il latte. Diverse basi di partenza, tutte però sempre accompagnate da acqua purissima, l’altro vero e grande ingrediente che deve essere di qualità. Poi distillazione continua e, alla fine, filtrazione ed eventuale aggiunta di estratti di erbe, ginseng o cardo mariano ad esempio. Per Russian Standard tuttavia anche la filtrazione, volendo fare una vodka premium, non è lasciata al caso, vengono infatti utilizzati i carboni di betulla (tranne per Imperia, filtrata anche con quarzi dei monti Urali, e Platinum, per la quale si usa anche polvere d’argento). Un distillato con origini popolari, anche per la facilità di reperimento degli ingredienti, che però ha avuto uno sviluppo importante nel beverage internazionale grazie alle sue ampie doti nell’utilizzo miscelato e per la scelta, controcorrente, di Mark Kauffman, presidente dei sommelier russi che nel 2000 ha introdotto l’annata nella vodka lanciandone una versione super premium. E proprio la “Kauffman” ha chiuso i cinque assaggi della serata, con il suo approccio molto morbido e le note agrumate. Un arcobaleno di profumi e gusti ben riconoscibili, dalle note fruttate della Original alla morbidezza della Gold, salendo con le note di ginepro ed erbe aromatiche della Platinum, passando all’elegante leggerezza della Imperia. Insomma un mondo da scoprire, fatto di persone preparate e professionali, che mi riprometto di frequentare più spesso, prima o poi faremo una degustazione con abbinamento parallelo, ovvero stesso piatto con da una parte una vodka e dall’altra un vino…
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