Comunicati | 16 Luglio 2018 | Fabio Ciarla
CODICE CITRA e RED ACADEMY PROCLAMANO I VINCITORI DEL PRIMO APPUNTAMENTO DELLA CONCORSO “MIGLIOR VIGNAIOLO-PASTICCERE 2018”
Sono stati proclamati i primi tre vincitori del primo appuntamento del nuovo contest culinario “MIGLIOR VIGNAIOLO-PASTICCERE DELL’ANNO 2018”, indetto da Codice Citra e Red Academy. Visto il successo delle prime due edizioni del concorso di cucina “Miglior Cuoco-Socio” con i primi e i secondi piatti della tradizione, in cui hanno gareggiato, a suon di fornelli, ben 162 partecipanti, e sono stati realizzati due ricettari con oltre 90 ricette ciascuno, Codice Citra e ReD Academy hanno deciso di continuare il percorso con la gara dei dolci tipici abruzzesi per decretare il “Miglior Vignaiolo-Pasticcere 2018”. Ecco i nomi dei vincitori di ogni cantina e i dolci preparati:
- Cantina Rinascita Lancianese – Antonio Carbonetta – Totare Casolane, molto apprezzate dalla giuria sia per la ricerca degli ingredienti che per il legame con la tradizione e il territorio. Antonio ha, infatti, raccontato che le totare venivano realizzate con i fusti delle canne selvatiche e mangiate durante le feste patronali e in occasione della trebbiatura.
- Cantina San Zefferino – Maria Liberata Marcucci – Celli Ripieni, assai graditi dalla giuria per l’equilibrio e l’armonia degli ingredienti. La signora Maria Laura ha spiegato che questi dolci, tradizionalmente, venivano preparati in occasione di un matrimonio, per augurare la fertilità alle coppie. I celli ripieni sono realizzati con un impasto friabile a base di farina, olio e vino e vengono farciti con la scrucchiata, la tipica confettura d’uva Montepulciano abruzzese, mandorle tostate, cacao e cannella.
- Cantina Eredi Legonziano – Concetta Di Marco – Fiadone, tipico della tradizione pasquale, il fiadone ha veramente colpito la giuria che ne ha sottolineato la fragranza e la bontà nel gusto e la bellezza della presentazione. La signora Concetta ha inserito nel piatto di presentazione vari elementi “simbolo” della Pasqua: dal ramoscello di ulivo (emblema di pace), all’acqua (come segno di rinascita), all’olio.
Le prelibatezze dolciarie sono state valutate da una giuria composta da quattro personalità: Alberta Orlandi, sommelier, Jolanda Ferrara, giornalisti di enogastronomia, Dario De Renzis, esperto in nutrizione e Nunzio Visconti, chef resident di ReD Academy. I tre giudici sono stati garanti della cultura e tradizione gastronomica del territorio abruzzese, valutando questi aspetti: presentazione, gusto, legame con il territorio e innovazione. Sono rimasti entusiasti dalla creatività nella tradizione e nella riscoperta di antichi sapori, sapientemente proposti utilizzando anche antiche ricette tramandate dalle nonne. A tutti i dolci preparati è stato abbinato lo spumante dolce “Moscardello, Moscato, Terre di Chieti, IGP.
Il percorso sarà articolato in tre appuntamenti in ognuno dei quali si sono sfideranno tre cantine, suddivise in squadre formate da tre componenti. A ciascun partecipante verrà dato un punteggio e chi, all’interno della propria squadra, avrà ottenuto la votazione più alta rappresenterà la sua cantina alla finalissima, a cui avranno accesso solo i nove migliori vignaioli pasticceri delle relative cantine. Il concorso ha come scopo la valorizzazione dei dolci tipici della tradizione e, quindi, saranno selezionati i piatti privi di contaminazioni estranee al territorio di riferimento. Inoltre, si propone come un’opportunità per la diffusione dei principi di una sana e corretta alimentazione nel rispetto della cultura territoriale, stagionalità dei prodotti ma anche innovazione.
“Ci sembrava d’obbligo concludere con i dolci tradizionali abruzzesi la “saga” del contest culinario” – spiega Valentino Di Campli, Presidente Codice Citra – anche questa edizione è stata un’esperienza alla ricerca delle tradizioni più vere e autentiche che i nostri soci vignaioli custodiscono gelosamente con tanta passione e amore”.
Codice Citra, fondata nel 1973, raggruppa nove cantine della provincia di Chieti, ed è la principale realtà produttiva vitivinicola d’Abruzzo, che unisce tecnologia, controllo e competenze di una grande azienda alla qualità e alle peculiarità del lavoro tradizionale di 3.000 soci vignaioli che coltivano 6000 ettari di vigneti.
Fonte: Absit Daily
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