Comunicati | 23 Febbraio 2024 | Fabio Ciarla
Castagner crea Agadeìta, la prima grappa di Cortina
Nata da uve IGT delle Dolomiti, distillata in purezza: la nuova selezione è un omaggio alla “Regina delle Dolomiti”
Cortina d’Ampezzo, 23 febbraio 2024_Una straordinaria nevicata ha battezzato, questa mattina allo store “L’Ambiente” di Corso Italia 147 a Cortina d’Ampezzo (Belluno), l’apertura della prima bottiglia di Agadeìta, la grappa di Cortina. Il mastro distillatore Roberto Castagner, uno dei nomi più celebri della grappa di qualità, ha voluto così rendere omaggio alla “Regina delle Dolomiti” dedicandole una sua creazione ottenuta da vinacce provenienti da uve dei vigneti della IGT Dolomiti coltivate nel Bellunese.
Agadeìta significa “acqua di vita” in ladino, un nome evocativo e un suono schietto che ricorda l’autenticità e il profondo legame con la cultura e la tradizione cortinese. A suggerire il nome è stata Elsa Zardini, presidente dell’Union de i Ladis de Anpezo che per statuto comunale ha l’obbligo di mantenere la lingua, gli usi, i costumi e le tradizioni di Cortina. «Per progettare il futuro dobbiamo guardare al passato», ha dichiarato Roberto Castagner che ha aggiunto: «La grappa è un’emozione, dobbiamo bere un luogo». Agadeìta è l’essenza di un territorio Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, le Dolomiti. I marchi “Cortina” e “scoiattolino”, presenti nell’etichetta, rappresentano una sintesi grafica del luogo di provenienza. «Per noi è un grande onore concedere il nostro marchio ad un’azienda che è un’eccellenza italiana», ha detto Roberta Alverà, vicesindaco di Cortina. «La sinergia con il turismo per noi è fondamentale, più creiamo prodotti del territorio più creiamo un’eredità a livello culturale», ha dichiarato Stefano Pirro, presidente dell’Associazione Albergatori di Cortina.
«La grappa – spiega Roberto Castagner – fa parte del dna della gente di Cortina e di montagna in generale. In passato si beveva la grappa soprattutto nelle aree alpine e quasi tutti i contadini la producevano. C’è una sorta di rispetto e di venerazione nei confronti di questo distillato che fa parte della tradizione contadina, si produceva per vivere momenti astratti dalla realtà quotidiana che a volte poteva essere difficile e veniva considerato anche curativo. Per questo, proprio per il suo forte valore emblematico, ho creato Agadeìta».
Agadeìta si può fregiare del nome “Grappa Vigneti delle Dolomiti”. Le uve provengono, infatti, da vigneti coltivati nel Bellunese e sono vinificate nel territorio delle Dolomiti. Roberto Castagner racconta come è nata. «Mi è arrivata della vinaccia dai vitigni che il mio socio, Bernardo Piazza, ha nel Bellunese, a circa 400 metri di altitudine, in una zona caratterizzata da una forte escursione termica, e ho sentito che aveva un aroma particolarmente intenso. Ho deciso così di distillarla, ma separando le quattro vinacce di uve bianche, il Riesling, il Muller Thurgau, il Traminer e il Moscato Bianco, e la vinaccia di uva rossa, il Pinot Nero. Il risultato è stato straordinario: una grappa strutturata come un rosso, ma profumata come un bianco». Agadeìta ha un profumo vivace che spazia dagli aromi avvolgenti floreali e di frutta a pasta bianca ai sentori di mora e lampone con note balsamiche e minerali in una sensazione di straordinaria intensità.
Grappa Agadeìta viene proposta in due versioni: grappa bianca in bottiglia classica da 70 cl prodotta in 2 mila e 500 esemplari e grappa bianca Rara in confezione luxury in bottiglia decanter da 70 cl prodotta in altri 500 esemplari. L’equivalente di altre 3 mila bottiglie di Agadeìta è stato messo in barrique per diventare riserva tra due anni e sarà pronto per le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.
«Siamo riusciti a creare una grappa d’alta quota – conclude Castagner -, una grappa tradizionale, ma dal profilo internazionale proprio in vista delle Olimpiadi. Finalmente esiste la grappa di Cortina, una grappa unica come è unica Cortina».
Fonte: ideeruopee
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