Comunicati | 12 Febbraio 2018 | Fabio Ciarla
CARPINETO una lunga storia di valorizzazione del NOBILE alle massime espressioni
unNobile di Sangiovese in purezza con vent’anni di storia e
unVino Nobile di Montepulciano unica azienda a produrre solo Riserva
giovedì 15 febbraio a Montepulciano in Fortezza
Vigneto Poggio Sant’Enrico – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G.
in degustazione l’annata 2010
Vino Nobile di Montepulciano Riserva DOCG Carpineto
in degustazione l’annata 2013
CARPINETO e il NOBILE, questione di tempo… potremmo dire. Lunga evoluzione in bottiglia nello stile dell’azienda ma anche un progetto di alta valorizzazione nato 20 anni fa di cui in occasione dell’Anteprima 2018 si potranno scoprire gli inizi con la degustazione in Fortezza in occasione della cena d’apertura mercoledì 14 febbraio dell’annata 2001 del Vigneto Poggio Sant’Enrico, primo Nobile in purezza. Nella stessa serata in degustazione anche l’annata 1995 del Vino Nobile di Montepulciano Riserva DOCG Carpineto.
Un capolavoro della Collezione degli Appodiati, il Cru Vigneto Poggio Sant’Enrico DOCG. Un Nobile che ha il passo lungo e profondo del Sangiovese dalle straordinarie doti di longevità e dall’ampia gamma di sfumature.
La prospettiva di una lunga evoluzione intuita e perseguita da un’azienda icona della Toscana vinicola, con tenute e cantine nei territori più vocati, regala a Carpineto il ruolo di antesignana nella più piena valorizzazione di una denominazione le cui potenzialità hanno un respiro ampio.
Era il 1998 quando Carpineto iniziava a pensare e lavorare ad un Cru di Vino Nobile di Montepulciano Vigneto Poggio Sant’Enrico DOCG. Un Nobile 100% Sangiovese espressione di un progetto e di una visione a lunga gittata da parte di Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo e focalizzati già allora sulla declinazione del Nobile nella più piena identità del territorio.
All’Anteprima 2018 attesa quindi per il Vigneto Poggio Sant’Enrico – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. annata 2010. Un’anteprima nell’Anteprima, potremmo dire, ricordando che il2009 che ha ottenuto 93 punti per Wine Spectator, ha conquistato quest’anno anche le Super tre Stelle della Guida Oro I Vini di Veronelli 2018.
Il Cru Poggio Sant’Enrico, top di gamma per l’azienda, non rappresenta l’unico esemplare di Nobile di Carpineto che da molti anni dedica a questa denominazione grandi energie ed è anche l’unica a produrre il Nobile nella sola versione Riserva.
Un’interpretazione diversa questa del Nobile Riserva nel solco pieno della tradizione invece, che prevede, come da disciplinare, accanto al Sangiovese l’uso in quantità minore di varietà locali come il Canaiolo, il Colorino, il Mammolo.
Si tratta dell’unico Vino Nobile entrato per due anni consecutivi tra i top 100 al mondo nella classifica di Wine Spectator, due annate di produzione consecutive (2010/2011) con il medesimo punteggio di 93/100, a testimonianza della costanza degli standard qualitativi d’eccellenza della produzione di Carpineto.
Attesa quest’anno in Fortezza la Riserva 2013 (dal momento che l’azienda rilascia la Riserva un anno dopo l’obbligo da disciplinare), annata a 4 stelle.
Aromi seducenti che evocano l’amarena, la prugna, il cuoio, le spezie. Dallo stile ricco, di una potenza che mostra però grande equilibrio; armonioso ed elegante.
Ma torniamo al Cru Vigneto Poggio Sant’Enrico – Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. un vino prodotto, nel numero di oltre 6000 bottiglie, solo in grandi annate proveniente dalle zone meglio esposte di due vigneti di sangiovese collocati a sud, “Poggio Sant’Enrico Piccolo” e “Poggio Sant’Enrico Grande”, impiantati uno nel 1978, l’altro nel 1995, per un totale di circa 4 ettari, nel territorio di Montepulciano. Una microzona dai terreni fortemente stratificati con prevalenza di argille, sabbia, fossili marini, conchiglie.
Raccolta molto meticolosa, uso di lieviti indigeni, temperature controllate, macerazioni brevi.
Imbottigliato senza subire alcun trattamento e rilasciato dalla cantina dopo almeno 5 anni di affinamento in bottiglia, è un vino in grado di evolvere lungamente.
CARPINETO, consolidata azienda vitivinicola toscana,dal 1967, quando l’azienda fu fondata,ha decuplicato la superficie dei vigneti, da 20 a oltre 200 ettari, per oltre 500 chilometri complessivi di filari, articolati su cinque Tenute o Appodiati: Montepulciano, Montalcino, Gaville (Alto Valdarno), Dudda (Greve in Chianti) e Gavorrano, coltivate in maniera sostenibile e neutrale all’impronta del carbonio.
Tra le top 100 di Wine Spectator, premiata in particolare per alcuni vini icona come il Vino Nobile di Montepulciano Riserva(26° posto con un punteggio di 93/100), l’azienda ha una produzione che copre tutti i grandi rossi della Toscana.
Era il 1967 quando le famiglie Sacchet e Zaccheo fondarono la Carpineto col proposito di produrre il migliore Chianti Classico che il “terroir” potesse offrire. Una rivoluzione vera per quei tempi.
Le due famiglie videro nella Toscana un enorme potenziale, dove poter produrre grandi vini di tradizione applicando le tecniche più all’avanguardia nei processi produttivi e aumentando gli standard qualitativi dell’epoca.
Innovatori per vocazione, Sacchet e Zaccheo, insieme alle nuove generazioni, Caterina Sacchet, enologa, Elisabetta Sacchet, Francesca Zaccheo e Antonio Michael Zaccheo, hanno continuato a sperimentare, nel rispetto dei grandi valori storici della Toscana e di una qualità mantenutasu standard molto elevati, con l’obiettivo di tutelare non solo le caratteristiche dei vini ma anche l’ambiente.
Negli anni la Carpineto, che ha mantenuto l’assetto familiare, è cresciuta costantemente fino a diventare un brand dal successo internazionale, affermatasi per l’eccellenza dei suoi prodotti e molto ben posizionata all’estero con un export diretto verso oltre 70 Paesi, Canada e Stati Uniti in testa.
Tre linee di produzione e oltre 30etichette per una produzione complessiva di 3 milioni di bottiglie. Gran parte della produzione è data da vini delle più prestigiose DOCG della Toscana. Rossi per lo più, Riservedigrande struttura ed estratto, vini estremamente longevi.
Nata 50 anni fa dalla scommessa sui grandi territori vinicoli della Toscana e dal sogno di mettere insieme le 3 denominazioni più importanti della regione, Chianti Classico, Vino Nobile di Montepulciano, Brunello di Montalcino, oggi è una realtà fortemente rappresentativa della migliore Toscana vitivinicola.
Carisma, stile, grande continuità qualitativa dei vini, riconoscimenti internazionali prestigiosi da scoprire sul territorio, nei vigneti delle 5 Tenute, o Appodiati, nei territori più vocati della Toscana.
Fonte: UFFICIO STAMPA LR COMUNICAZIONE
Lascia un commento