Comunicati | 13 Luglio 2021 | Fabio Ciarla
B.E.V.I.: su Sky Arte i vini nobili della Toscana
Jacopo, Tancredi Biondi Santi e la Maremma del vino
L’episodio in onda Mercoledì 14 Luglio alle ore 20.40
La nuova serie tv di Sky Arte – dedicata a Bacche, Enologi e Vinattieri d’Italia – approda nel cuore della Maremma, in un territorio dal valore riconosciuto, dove scoprire l’essenza vitivinicola della Toscana in compagnia di Castello di Montepò. Un ottavo episodio tutto da vivere dal titolo “I vini nobili della Toscana”, in onda in prima serata domani 14 luglio alle 20:40. In questo episodio verranno ripercorse le storie vitivinicole ed enoiche di più generazioni della famiglia Biondi Santi, attraverso le voci di Jacopo e Tancredi, protagonisti – padre e figlio – di una nuova pagina del vino italiano di qualità, con la Tenuta di Castello di Montepò.
L’Agro di Scansano è oggi il fulcro del disegno enologico dell’azienda toscana, in un luogo incantevole e ricco di storia, i Biondi Santi sono infatti coinvolti in un progetto produttivo che ha nel Sangiovese Grosso BBS11 l suo vessillo esclusivo che, oltre un secolo e mezzo fa, dette i natali al Brunello di Montalcino.
Un focus di questo episodio si rinviene nell’intervento iniziale dell’artista Massimo Lippi che sottolinea la capacità degli antichi di innovare il presente e definire il futuro, e l’arte del vino ne è un esempio che supera il tempo e lo spazio. Con questa lettura di B.E.V.I. gli amanti dell’arte, del vino e del design vivranno un viaggio di scoperta di un antico Maniero nel cuore della Maremma, straordinario palcoscenico che racconta i successi e la storia di una famiglia sempre pronta a rinnovarsi con l’apporto delle nuove generazioni.
La famiglia Biondi Santi, con il progetto “Castello di Montepò 2030”, compie una “rivoluzione” centrata sulle microzone e sulle peculiarità del vitigno principe delle produzioni di famiglia. Aspetti specifici che consentono di proiettare Castello di Montepò, nei prossimi dieci anni, ai vertici di una piramide qualitativa che il territorio della Maremma merita oggi di raggiungere e consolidare.
“Il vino è un’opera d’arte che ha nella natura la sua materia prima, ma nell’uomo il suo artefice e il suo protettore. Senza questa sensibilità e questa pulsione non ci sarebbe distinzione e unicità” sottolinea Tancredi, rimarcando come sia fortemente radicata “in questo rapporto tra uomo e natura, la reale chiave di espressione della cultura del vino”.
Fonte: Gran Via
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