Comunicati | 17 Dicembre 2024 | Fabio Ciarla
Abbazia di Novacella celebra la sorprendente capacità di sfidare il tempo del Kerner Praepositus
Vivace e dinamico in gioventù, con il passare degli anni dimostra di saper evolvere e acquisire profondità e complessità. Abbazia di Novacella è tra i grandi interpreti del Kerner, vitigno che celebra quasi un secolo di vita e che ha trovato in Valle Isarco un terroir di elezione
(Novacella, 17 dicembre 2024) – Quest’anno il Kerner ha celebrato i suoi 95 anni di vita: varietà nobile e distintiva, è nata quasi un secolo fa a Weinsberg nel Baden-Württemberg, una piccola cittadina tedesca vicina alla città di Heilbronn, dall’intuizione di un medico umanista di nome Justinus Kerner. Incrociando il Riesling con la Schiava, il suo inventore ha dato vita a un vitigno che negli anni ha trovato il suo habitat ideale tra Germania, Austria e Alto Adige, grazie a terreni e climi unici che ne esaltano le caratteristiche.
“Sono proprio le particolari condizioni pedoclimatiche della Valle Isarco che riescono a donare al Kerner identità e forza” spiega Werner Waldboth, direttore vendite e marketing di Abbazia di Novacella. “Nella nostra area di produzione, composizione dei terreni e altitudini contribuiscono in modo decisivo a creare il clima ideale per la coltivazione di questa varietà, che grazie alle forti escursioni termiche tra il giorno e la notte, contribuisce allo sviluppo di aromi intensi e un’ottima acidità poi nel vino. Negli ultimi venti anni questa varietà è diventata uno dei simboli della Valle Isarco, grazie agli eccezionali risultati raggiunti e orami rappresenta una delle punte di diamante della nostra produzione”.
Solitamente apprezzato da giovane grazie alla sua vivace freschezza e dinamicità del sorso, in realtà riesce a stupire critici e appassionati anche ad anni di distanza dalla sua vendemmia per via della sua inaspettata capacità di evolvere in bottiglia con il passare degli anni. “Cosa accade quando si stappa una bottiglia di Kerner di annate meno recenti? Il risultato è spesso sorprendente – continua Waldboth -. Sebbene sia certamente corretto considerarlo un ottimo vino di pronta beva, il nostro archivio di annate storiche della linea Praepositus dimostra che, lasciato riposare per qualche anno in cantina, questo vino può sviluppare una complessità e un’eleganza inattese. La prorompente freschezza, appena immesso in commercio, con il passare del tempo lascia spazio a una cremosità avvolgente al palato. La spalla acida resta intatta, ma si arricchisce di maggior equilibrio ed eleganza. Con l’invecchiamento, inoltre, emergono i tratti tipici del Riesling, come le note di idrocarburi, a testimonianza dell’influenza del suo nobile progenitore”.
Il segreto di questa relativa longevità risiede anche nelle attente scelte agronomiche che vengono prese dal team di Abbazia di Novacella. Con il graduale aumento delle temperature i vigneti destinati alla produzione delle uve Kerner sono stati progressivamente spostati verso altitudini maggiori. Dai tradizionali 630 metri, coincidenti con la sede dell’Abbazia di Novacella, oggi fino a 900 metri.
L’annata 2023 di Kerner Praepositus, presente in questo momento in commercio, si presenta con un colore giallo paglierino chiaro e con riflessi verdolini. Al palato offre un bouquet complesso di pesca bianca, albicocca disidratata, buccia d’arancia, zenzero e fiori di sambuco. Risulta succoso e potente, con delicate note dolci e fruttate sul finale. Un recente confronto con annate storiche, risalenti fino al 2001, ha dimostrato come il Kerner della linea Praepositus, fiore all’occhiello della produzione di Abbazia di Novacella, acquisisca nel tempo maggior profondità e complessità. Le note fresche e fruttate della gioventù evolvono verso tratti più maturi e minerali, con una struttura complessiva che lo avvicina in modo evidente al suo illustre antenato, ovvero il Riesling.
“Il Kerner di Abbazia di Novacella – conclude Werner Waldboth – dimostra come tradizione e innovazione possano convivere insieme, regalando un’esperienza enologica unica che sa farsi apprezzare da giovane ma anche convincere dopo anni di attesa. Possiamo quindi affermare che il Kerner riesce ad avere una sua vita nel tempo, e nel caso del Kerner della nostra linea Praepositus possiamo dimenticarlo in cantina anche per ventin’anni e ritrovarlo sorprendentemente in forma”.
La cantina dell’Abbazia di Novacella è stata fondata nel 1142 ed è una delle cantine attive più antiche del mondo. Gestisce due aziende agricole, una in Valle Isarco a Novacella e una a Cornaiano, la Tenuta Marklhof. Produce annualmente circa 850.000 bottiglie, per l’80% bianchi, ed esporta in 40 paesi nel mondo. L’Abbazia è proprietaria anche di boschi, frutteti e pascoli d’altura e nella sua sede accoglie turisti e visitatori all’interno della Stiftskeller, dove è possibile acquistare i loro vini e altri prodotti dell’Abbazia
Fonte: Fruitecom
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