Rubriche | 10 Maggio 2018 | Australia Report
AustraliaReport/1: New South Wales e la Hunter Valley con Tyrrell’s Wines (ITA/ENG)
Mi piace iniziare questa esperienza nel blog parlando della nazione che ormai da 5 anni mi ospita e nello specifico vorrei concentrarmi sul territorio di Sydney, meglio conosciuto nel mondo vitivinicolo come New South Wales.
Il NSW (abbreviazione di New South Wales) è appunto il territorio o stato che vede Sydney come città principale. All’interno di questo stato del NSW possiamo delineare alcune sottozone dedicate alle vigne ma oggi vorrei soffermarmi sulla Hunter Valley e sul principale produttore di questa magnifica vallata.
L’Hunter Valley è forse la zona di vigneti più vicina alla città di Sydney che dista circa 2 ore di macchina. La principale cittadina di quest’area è Pokolbin. All’interno di questa vallata sono presenti alcuni ristoranti e cantine che producono vini di altissima qualità. Come vitigno madre troviamo nelle uve a bacca bianca il Semillon e lo Chardonnay, mentre nelle uve a bacca rossa sono presenti in maggioranza uve Shiraz (in Australia si usa Shiraz e non Syrah, differenza che approfondiremo nei prossimi articoli) e Cabernet Sauvignon.
Quest’oggi avrei il piacere di raccontarvi la più bella espressione dell’Hunter Valley che risiede nella Cantina Tyrrell’s Wines. Questa Cantina è riconosciuta in tutto il mondo per i suoi preziosi Semillon e Chardonnay (Vat 1 e Vat 47). Quest’anno, e in particolare oggi pomeriggio, ho avuto di nuovo il piacere di assaggiare due annate storiche di questa prestigiosa cantina.
Il motivo per cui mi soffermo a parlare di Tyrrell’s è perché penso che chiunque abbia voglia di inserire qualche vino di questo territorio nella propria carta vini (sommelier, ristoratori ecc.) dovrebbe selezionare (anche) questo produttore. Quando per la prima volta sono arrivato in Australia i vini Tyrrell’s sono stati i miei primi vini e di conseguenza vorrei invitare tutti ad assaggiare questi capolavori della natura.
Vat 1 Hunter Semillon 2005 – Tyrrell’s Wines: Un vino che a primo impatto nel bicchiere delinea ancora delle note verdoline accese quasi ad indicare la sua giovinezza. Gia dalla prima analisi visiva è chiara la longevità di questo vino. Il calice non presenta residui e si può definire un vino di media struttura e medio corpo. Al naso è un vino pulito e fresco, subito regala note ancora agrumate di bucce di limone e lime. Al secondo olfatto è evidente la natura del Semillon con la sua nota minerale e calcarea, che precede delle sensazioni floreali e mielose ma sempre fresche. Il naso del Semillon mi sorprende sempre perché alla degustazione dona note fresche miste a un ricco ventaglio di sentori terziari, quasi unico il sentore di zenzero. La bocca asciutta, fresca di elevata acidità (come già letto alla vista con le nuance verdoline), minerale, che prosegue nella parte centrale della lingua per un ritorno retroolfattivo di nuovo di sensazioni agrumate e nocciolate. la bocca comunque richiama un vino di buona struttura.
Ottima annata la 2005 così come la 2006.
Abbinamenti consigliati: piatti a base di pesce, anche elaborati, piatti di carne bianca preferilbemnte con ricette asiatiche.
Vat 9 Hunter Shiraz 2007 – Tyrrell’s Wines: Vino che nel calice denota subito la sua importanza e struttura. Colore violaceo intenso, che rilascia una bellissima patina di estrazione polifenolica sulle pareti del calice. Alta la densità e ricco il corpo di questo vino. Il naso è pulito e profondo, al primo impatto la frutta matura a bacca blu ammorbidisce le sensazioni olfattive che lasciano spazio a note floreali di viola appassita e rovo. Questo contrasto alcolico, che ricorda le amarene, è ben bilanciato dalle spezie come il pepe nero e la liquirizia. Sicuramente un vino che richiede un calice ampio per vini di grande struttura. La bocca è asciutta e piena, tannino quasi tessile, non troppo pronunciato ma facilmente percepibile il peso che questo vino lascia sulla lingua, piacevole e persistente.
Il 2007 denota qualche nota alcolica elevata, quindi consiglio di non servire il vino troppo caldo e anzi cercare di far sprigionare un po’ la frutta fresca servendolo a una temperatura di 16/17 C. Abbinamenti consigliati: piatti di selvaggina e brasati, perfetta la cucina indiana, la proteina meglio abbinabile a questo vino sarebbe l’agnello.
Nota Bene: servire il vino in calici ampi e ricordare che i vini Australiani perdono un po di tannicità varietale per lasciare spazio a una gradazione alcolica maggiore. Quindi sarebbe opportuno ricordare queste accortezze durante l’abbinamento con piatti tipici italiani. Alcune cucine indiane usano molte spezie dolci che contrastano la nota alcolica, si tratta in genere di cucina molto elaborata in grado di sostenere vini di questa struttura.
Grazie per la lettura
Daniel Marcella
Sono a disposizione per commenti e dibattiti e per approfondimenti non esitate a scrivermi [email protected] o a contattarmi sul mio numero 0420265934 (WhatsApp)
I would like to start this beautiful experience in this blog to talk a little bit of the country that gave me hospitality in the last 5 years, in particular I feel like to speak about Sydeny region. This state is better know in the wine world as New South Wales (abbreviation NSW).
NSW is a large state that has different specific area for wine production but today we will speak about one of the most famous which is Hunter Valley.
Hunter Valley is located in the northern part of Sydney, probably 2 hours driving from the city. The valley host some great restaurant and wine producers. The Valley has a large varieties of grapes white and red but the most popular one with high result are Semillon and Chardonnay for the whites and Shiraz and Cabernet Sauvignon for the reds.
Today on tasting I would love to bring one of the most awarded producer from Hunter Valley the Tyrrell’s Familiy. Their wines have been my first in Asutralia and since the first bottle I understood the high quality behind their label. Today the daughter Jane brought me to taste some back vintage release the Vat 1 2005 and Vat 9 Shiraz 2007.
Also I would like to mention those wines because in this blog I will offer some ideas for my colleagues sommelier in Italy that are willing to get the best expression of the Hunter Valley region. But in this article I will invite anyone to try those wines and appreciate a unique style from the New World.
Vat 1 Hunter Semillon 2005 – Tyrrell’s Wines: This wine is quite unique on his style because at first sigh you can see on the glass a great white wine that still preserve a kind of green young colour almost like is trying to hide his age. The wine is clear and draw a great viscosity follow by structure. The nose is fresh, vibrant on the notes of under ripe fruits such as lemon and lime that are well balanced with some spices like ginger and honey. Quite balsamic and fresh. The palate it is a combination of feeling but definitely dry with still high acidity but well integrated with the body of the wine. The back of the palate re call some of the lemon flavours mix with green nuts.
Great Vintage 2005 and 2006
Great matching with seafood dishes and some other dishes with white meat. Most preferable dishes with aisian influence as they use more sweet spices that can balance the young feeling of this wine.
Vat 9 Hunter Shiraz 2007 – Tyrrell’s Wines: This wine is rich and intense, the colour is quite deep on the purple variations. Great polyphenolic extraction and very high viscosity. The nose is important and clear, straight away is possible feel a huge variety of blue fruits almost jammy and ripe. Great complexity leave space to floreal parfum like violet and straight after the kick of the alcohol that remind me an amarena cherry. The palate is dry but very smooth with just a soft tannin but the acidity is still quite high. Long finish. I raccomend to serve this wine in a large format glass and pheraps not too warm. We want to bring out the fruits part of the wine that will play with the weight. Probably the best will around 16/17 and let him found his space and temperature in the glass.
The best match with this wine will be some game meat and brasati. I like to consider a perfect match probably a nice braised lamb with some indian spices. Indian cuisine got the perfect complexity to balance a wine with this weight and structure.
Always remember that most of Asutralian wine required a bit more attention to the service because is very easy to loose the hard part of the wine. We want to bring the best expression of our cellar that’s why we need to play sometimes with service temperature and glassware to let our guest enjoy since the first sip a great wine.
Thanks
Daniel Marcella
Please don’t hesitate to contact me via email at [email protected] or on my mobile 0420265934 (WhatsApp)
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