Comunicati | 7 Dicembre 2017 | Fabio Ciarla
CONSORZIO VINI TRASIMENO SI CANDIDA A OSPITARE GRENACHES DU MONDE 2021
Conclusa con successo la prima edizione di Grenache, Italia a Castiglione del Lago. Prevista anche la modifica del disciplinare di produzione
Al Palazzo della Corgna di Castiglione del Lago (Perugia) si è da poco conclusa la prima edizione di Grenache, Italia, evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Trasimeno, che al termine della conferenza ha presentato la candidatura per ospitare l’edizione 2021 del concorso Grenaches du Monde.
Oggetto del convegno sono state le diverse declinazioni del Grenache e, in particolare, il Gamay del Trasimeno, variante del vitigno di origini spagnole coltivata nell’area che circonda il lago. I dibattiti hanno sottolineato come questa zona presenti un terroir caratteristico, influenzato dalla presenza di un microclima lacustre che la rende particolarmente adatta alla coltivazione della vite. Volontà del Consorzio Tutela Vini Trasimeno per i prossimi anni è, infatti, di sfruttare al meglio il potenziale enologico dell’area e di incentivare la coltivazione del Gamay del Trasimeno, vitigno riscoperto negli ultimi anni e sul quale sono riposte grandi aspettative.
La candidatura del Consorzio ad ospitare, nel 2021, la nona edizione di Grenaches du Monde, arriva al termine di un anno ricco di rinnovamenti riguardanti l’immagine e gli obiettivi del Consorzio, ma anche di consolidamento delle produzioni più identitarie della DOC Trasimeno. Tutto questo è stato possibile anche grazie alla revisione del disciplinare, che porterà, dal prossimo anno, ad una maggiore attenzione verso la produzione di vini a base Gamay del Trasimeno nella variante rossa e rosata.
“Il nuovo tessuto imprenditoriale di quest’area – spiega Emanuele Bizzi, Presidente del Consorzio Tutela Vini Trasimeno – si sta decisamente orientando verso i vitigni tradizionali, come il Gamay del Trasimeno, che qui ha trovato un terroir ideale. La presentazione della candidatura per ospitare il Grenaches du Monde 2021 sottolinea quanto il Consorzio creda nel lavoro dei suoi soci e nelle potenzialità del suo territorio”.
Fonte: Studio Cru
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