Blog | 9 Dicembre 2015 | Fabio Ciarla

Vino e Caffè, ma anche osteria. E Velletri ringrazia (o almeno dovrebbe)

Lo storico bar-enoteca della Famiglia Bianchi trasloca di qualche metro e diventa – anche – osteria. Un investimento in qualità nel centro storico di una cittadina che molti danno come morente

Quando la passione e la competenza si uniscono al coraggio l’impresa è da applausi. Merita quindi solo complimenti l’operazione messa a segno dalla famiglia Bianchi, i fratelli Roberto e Giampiero con la supervisione della mamma Luigia, che hanno investito tempo e risorse per la terza sfida di un esercizio commerciale storico. Era il 1963 quando Vino e Caffè aprì la serranda la prima volta con “Zi’ Pietro” Pucci che poi lasciò pian piano le redini alla figlia Luigia e al genero Sergio Bianchi, da bar divenne anche enoteca nel 1999 sotto la spinta della nuova generazione e anche questa volta fu un successo. La terza avventura, sempre in addizione e mai in sottrazione, è appena cominciata con uno spostamento e l’inserimento della ristorazione. Siamo sempre nel centro storico di Velletri, 40 km a sud di Roma, sempre in via Guido Nati ma dal numero 39 al numero 15, locale più ampio con una bellissima vista che attraversa tutto il caseggiato dall’entrata fino al balcone vetrato che si affaccia su viale Bruno Buozzi.

Lo stile rimane moderno con tocchi di antico, colori vivaci – a cominciare dal rosso – ma anche pietre vive. Cucina a vista (in funzione a pieno regime da gennaio) e tanto spazio, l’unica cosa che mancava nella vecchia location, per colazioni e aperitivi. Apertura con orario continuato dalle 7 alle 23 e riposo la domenica.

Se per il bar e l’enoteca c’è poco da aggiungere a quanto già noto agli appassionati di Velletri e dintorni, per la ristorazione la scelta è altrettanto valida con la consulenza di un personaggio eclettico e di respiro internazionale come Giorgio Baldari – cuoco a Terra Madre e anche nell’Alleanza SlowFood dei cuochi – che coordinerà però il lavoro di una brigata di cucina – che lavorerà “a vista” – di stampo veliterno.

L’inaugurazione, sabato 5 dicembre, è stata ovviamente un momento di festa e di partecipazione collettiva, con l’afflusso di curiosi e avventori di lungo corso, che hanno cominciato a prendere confidenza con lo stile della cucina che verrà accompagnata dalla consueta lista dei vini, serviti per l’occasione dai sommelier della Fisar (tra i quali il sottoscritto).

Un investimento importante, in termini economici e di tempo, per la famiglia Bianchi, alla quale dovrebbe andare il plauso di tutti viste le difficoltà che la città di Velletri sta incontrando ultimamente. Sul Corso della Repubblica si è arrivati probabilmente al metà e metà, ovvero tante serrande alzate quante sono quelle ormai abbassate per cessata attività. Colpa di una crisi che non molla la presa e anche di scelte sbagliate, di difficoltà logistiche oggettive e di visioni poco lungimiranti.

Ma sperare che e lavorare perché quest’aria da centro storico morente venga spazzata via è possibile, la terza sfida di Vino & Caffè ne è una prova tangibile.

 


Ti potrebbe interessare anche…

Damiano Ciolli e Casale Certosa, il Lazio che si impegna nella giusta direzione


 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *