Blog | 4 Dicembre 2015 | Fabio Ciarla
Gli Etruschi invadono Roma. Ma per piacere!
L’invasione questa volta è tutta al contrario, a subirne le conseguenze infatti è la Capitale e soprattutto è “buona”, perché porta in dote prodotti e tradizioni agroalimentari di grande qualità.
Tutto questo è Piacere Etrusco, l’iniziativa di Camera di Commercio di Viterbo per far conoscere al grande contenitore, nonché grande mercato, che è Roma un patrimonio di prodotti tipici ineguagliabile. Siamo ormai alla terza edizione e il progetto è rodato, potendo poggiare anche sulle capacità e le conosce di un esperto come Carlo Zucchetti, vera anima di tutte le iniziative enogastronomiche di un certo livello che arrivano dalla Tuscia. Una manifestazione che potremmo definire diffusa o multiforme, capace di incontrare e far incontrare con i prodotti a marchio Tuscia Viterbese sia la ristorazione di classe dia quella veloce, il mercato delle materie prime e il turismo sostenibile. Ecco coinvolte quindi dal 18 al 27 novembre enoteche, ristoranti, osterie e spazi della grande distribuzione come Eataly affianco a moderni mercati contadini come la Città dell’Altra Economia a Testaccio. Il diavolo e l’acquasanta direbbe qualcuno, ma – giustamente – gli organizzatori hanno un territorio intero da proporre, con le sue varie sfaccettature, e non possono prendersi la briga di escludere qualcuno. Si parla quindi di massima qualità dei prodotti tipici con le serate in ristoranti come l’Acquolina Hostaria dello chef Angelo Troiani o Sora Maria e Arcangelo a Olevano Romana (unica uscita fuori dall’urbe) , versatilità per preparazioni veloci come quelle di Trapizzino o Bisqait, ma anche ricchezza di sapori e profumi come per gli show cooking realizzati da Eataly e dedicati ciascuno ad una tipologia di prodotti, dal pesce di lago al pecorino romano fino al tartufo della Tuscia.
Appuntamenti diversi ma tutti orientati a premiare l’attenzione alla sostenibilità di un territorio che da solo rappresenta il 60% dei prodotti biologici del Lazio.
Insomma iniziativa completa, per aumentare la massa critica di conoscitori ed estimatori di prodotti della Tuscia ma anche per incontrare direttamente gli operatori del settore, a cominciare dai workshop alla Città dell’Altra Economia. Un rapporto che, come ha spiegato il direttore dell’Azienda Romana Mercati Carlo Hausmann, si trasforma in un incontro fondamentale tra esercizi commerciali e produttori che “se funziona prosegue nel tempo e diventa collaborazione”. Alla presentazione del programma di Piacere Etrusco, tenutasi il 18 novembre alla Sala del Carroccio del Campidoglio, è intervenuto anche Carlo Zucchetti che ha chiarito come l’idea di fondo sia proporre un vero e proprio “modo di essere” per far conoscere il territorio attraverso i prodotti. Un obiettivo perseguito anche attraverso Tuscia Welcome e la promozione di un turismo integrato, capace di intercettare la grandissima fetta del settore viaggi legata all’enogastronomia.
Infine una battuta tecnica, ovvero l’approfondimento di un concetto tutt’altro che scontato da parte di un grande chef come Angelo Troiani: “La cosiddetta cucina romana si appoggia sui territori limitrofi, Roma senza i territori come la Tuscia non avrebbe così tanto fascino”.
Piacere Etrusco nella prima edizione contò 5000 contatti, la seconda arrivò a 7000 e per la terza si spera di aver superato quota 10000. I numeri ufficiali ancora non ci sono ma di certo il successo è stato tangibile.
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